Ho avvicinato la chitarra all’età di 14 anni in oratorio. Alcuni miei amici accompagnavano le canzoni con questo strumento ed erano bellissimi momenti di socializzazione.
Nel tempo ho poi iniziato a frequentare delle lezioni private di chitarra classica insieme a mio fratello Gianluca e, studiando per circa 10 anni con costante impegno, avevamo acquisito un buon livello tecnico, tanto da permetterci di partecipare ad alcuni concerti collettivi.
Con la laurea e il carico di lavoro dei primi anni di carriera professionale (lavoravo prevalentemente lontano da casa per la società di consulenza Peat Marwick oggi KPMG), ho sospeso lo studio fino al 2004, quando con la morte di mio papà (Giacomo Macario), ho sentito il bisogno di rientrare in uno spazio più personale e seducente, che appunto la musica offre in gran quantità.
Onestamente riconosco di non essere particolarmente portato per questa disciplina, mi manca molto cromatismo e carattere, e per questo motivo mi trovo molto in soggezione nel suonare in pubblico. Tuttavia, nel 2020, durante il periodo del lock down forzato dalla pandemia per Covid-19, osservando il coraggio e il successo di un mio amico che pubblicava le sue interpretazioni su facebook, ho registrato e mostrato on-line anche io i brani che sono presentati qui sotto.
